Tanti sport d’inverno sulla neve, d’estate sui prati

Le gare sciistiche

Man mano che il turismo di Laceno è andato sviluppandosi e consolidandosi, la pratica sportiva è andata al passo dello sviluppo stesso. Già nel 1953 ancor quando non erano sorte le prime villette o baite, l’olimpionico Vittorio Chierrone tracciava le prime piste per slalom e discese libere, la cui cima dalle piste si raggiungeva con gli sci ai piedi. Con la realizzazione di impianti di risalita e piste agibili, avvenuta verso gli anni ’70, lo sport invernale è andato assumendo sempre maggiore dimensione. Ciò ha acconsentito l’istituzione di veri e propri trofei. Furono una decina di interessanti manifestazioni, che andarono dal 1974 al 1983 e videro una massiccia partecipazione, altre non meno importanti ne sono arrivate come i giochi della gioventù, promossi dal Coni della Regione Campania e con la partecipazione talvolta anche di molte altre regioni.

Il deltaplano

Un altro sport che va da pochi anni diffondendosi è il volo con il deltaplano, sia che avvenga con alianti portati sulla cima del Rajamagra a mezzo delle due seggiovie e di lì l’emozionante volo fino all’altopiano, sia che si utilizzano alianti con motore che decollano in pochi metri dai verdi prati del Laceno.

Il tiro con l’arco

È un altro sport assai diffuso ed appassiona non pochi turisti, desiderosi di vedere la freccia raggiungere il centro del bersaglio collocato a distanza regolamentare.

E di manifestazioni sportive che vivacizzano soprattutto d’estate questa stazione turistica non ne mancano. Basti citare che gare di aeromodellismo i cui, apparecchi, telecomandati, volteggiano e rivolano nel cielo del Laceno, suscitando ammirazione per il pilota a terra che lì guida, in molti casi bambini. Né va dimenticato il go-kart o il motocross assai praticato. I sei chilometri dell’anello stradale intorno all’altopiano facilitano lunghe passeggiate in bicicletta, al sole ed all’aria aperta. Non a caso nel 1976 e nel 1998 il Giro Ciclistico d’Italia fece tappa sul Laceno, ripartendo il giorno successivo dalla piazzetta del comune di Bagnoli Irpino. Se agli sport indicati si aggiungono quello calcistico, con la presenza annuale di note squadre in ritiro, e tornei locali; i tornei di tennis, grazie alla presenza di tre campi sul Laceno ed uno nel centro abitato di Bagnoli. Sono sport che, esercitati all’aria aperta ed a contatto con una natura così suggestiva,apportano vantaggi salutari specie ai giovani, più di quanto non vi contribuiscano quelli praticati in sontuose palestre dall’aria condizionata. Se ciò non dovesse bastare ci pensano nel mese di agosto il Comune di Bagnoli Irpino e l’Ente Provinciale del Turismo di Avellino nel promuovere e finanziare altre attività culturali, interessando per molte di esse anche l’abitato di Bagnoli Irpino, al quale appartiene la località turistica del Laceno. Né mancano sagre promosse dalla locale Pro-Loco come quella di maggiore risonanza, che si svolge a fine ottobre e fa ritornare sul Laceno in quella occasione gran parte dei turisti che vi hanno trascorso l’estate, è la Sagra della castagna e del tartufo. Si svolge nella piazza centrale e nel centro storico di Bagnoli Irpino ed ha un’affluenza di pubblico davvero eccezionale. Ma, come avviene in tutte le sagre, non c’è da stupirsi se alle caldarroste che si cuociono all’aperto durante tutta la serata, o ai tantissimi dolciumi di cui le castagne costituiscono la materia prima, o al panino imbottito di quel tartufo dall’aroma di acido fenico, non mancano grandi grigliate di salsiccia, il tutto a prezzi popolari. Né manca chi approfitta per portarsi l’etto o il mezzo chilo di tartufo. Può affermarsi che, specialmente durante i mesi di luglio ed agosto, tra animazioni, manifestazioni varie e festività locali di Santi e Patroni anche nei comuni viciniori, non v’è che la difficoltà della scelta. Né meno vivacizzato è il periodo invernale, particolarmente quello che va dal Natale all’Epifania. Alle numerose gare sciistiche, con le discese libere o i slalom giganti femminili promossi da sci club locali e provinciali, fa eco la fiaccolata dell’Epifania dei tanti maestri di sci. Essa parte dalla cima del Rajamagra e, scendendo attraverso la pista Amatucci, raggiunge a valle la stazione di partenza della seggiovia, ove fuochi pirotecnici, dalle carcassa alle girandole trasformano l’amena località in uno scenario davvero fantasmagorico, lasciando un piacevole ricordo a quanti trascorrono sul Laceno quei giorni festivi di fine d’anno.